Il tempo di Giano
Per capire il tempo che viviamo dovremo iniziare a fuggire dal continuo presente in cui siamo immersi e provare a vivere con gli occhi del dio Giano per capire il passato ed intuire il futuro.
Dobbiamo imparare a guardare a questa epoca di transizione come farebbe il dio romano Giano
Giano è un dio della mitologia romana, conosciuto anche come Janus, è uno dei pochi dei autoctoni latini senza un corrispettivo nella mitologia greca, veniva considerato il sovrano dell'età dell'oro ed aveva la sua casa sul colle Gianicolo a cui da il nome. Giano era il dio delle porte, delle frontiere e delle transizioni, e per questo era raffigurato con due volti, uno rivolto verso il passato e l'altro verso il futuro.
Giano era anche il dio dei commerci e delle strade, e veniva spesso rappresentato con le chiavi della città, simbolo del suo ruolo di protettore delle mura e delle porte. Era anche considerato il dio del tempo, poiché rappresentava sia il passato che il futuro.
Inoltre, Giano era il dio dei sacrifici e delle promesse, e il primo mese dell'anno, gennaio, prende il suo nome dal dio latino. Era spesso invocato in occasione di importanti transizioni, come il passaggio da un anno all'altro o il passaggio da una fase della vita all'altra.
Nel primo giorno di Gennaio, alle Calende, i romani offrivano a Giano miele, vino, le focacce chiamate ianual, datteri e fichi secchi e, come augurio di buon anno, erano soliti scambiarsi doni (strenae, non dissimili dalle nostre strenne natalizie) come dolci e monete di rame con impressa la testa bifronte del dio su un lato, e una nave sull’altro.
Giano è stato anche associato alla conoscenza e alla saggezza, poiché aveva la capacità di vedere sia il passato che il futuro. Per questo motivo, il dio latino rappresenta perfettamente l'importanza di avere una visione a 360 gradi quando si tratta di capire il passato per prevedere il futuro e capire come le innovazioni ed i cambiamenti emergenti possano influire concretamente sulla nostra vita. Avere una visuale che abbracci sia la conoscenza approfondita del recente passato sia una visione chiara di dove ci porta il futuro ci aiuta ad eludere la trappola del vivere in un continuo presente, condizione che la stessa tecnologia e società ci impongono. Proviamo quindi ad emulare Giano e diamo quindi uno sguardo al passato ed uno al futuro per capire il tempo in cui stiamo vivendo.
Uno sguardo al passato
Tensioni geopolitiche e crisi concatenate
Il 2022 è stato un anno di grandi crisi concatenate a livello globale, con diversi fattori che hanno contribuito a creare instabilità e incertezza. La pandemia di Covid-19 ha avuto negli ultimi due anni un impatto economico e sociale senza precedenti, mettendo in difficoltà le imprese e le famiglie di tutto il mondo. Inoltre, la crisi geopolitica tra Russia e Occidente ha contribuito a creare incertezza e a influire negativamente sull'economia globale sfociando in una recessione con relativo aumento dei prezzi delle materie prime e dell'inflazione.
Il cambiamento climatico rappresenta infine la più grande minaccia del nostro tempo, con fenomeni sempre più estremi che mettono a rischio la sicurezza e la sopravvivenza delle persone. Tutti questi fattori definiscono il nostro periodo come uno caratterizzato da grandi sfide e incertezze, e richiedono meccanismi adeguati per affrontarli e superarli.
Le aziende in questi ultimi mesi hanno capito che possono affrontare questi tempi di cambiamento, crisi ed evoluzione adottando un mindset aperto al cambiamento e pianificando alcune strategie:
Sviluppare la resilienza aziendale: come per le persone, anche le aziende possono sviluppare la resilienza, ovvero la capacità di superare le sfide e gli ostacoli e di tornare a un livello di equilibrio. Questo può includere la diversificazione dei mercati di riferimento, la pianificazione per eventuali scenari avversi, la diversificazione delle fonti di reddito e il mantenimento di riserve finanziarie per far fronte ai momenti di difficoltà.
Essere flessibili e aperti all'Innovazione: le aziende devono essere in grado di adattarsi ai cambiamenti del mercato e delle condizioni esterne, sia per sopravvivere che per prosperare. Questo può includere la diversificazione dei prodotti o servizi offerti, l'adozione di nuove tecnologie e la creazione di nuove opportunità di business.
Collaborare, creare partnership e fare rete: le aziende possono trovare vantaggio nella collaborazione con altre aziende, governi e organizzazioni non profit per affrontare le sfide comuni e trovare soluzioni innovative.
Sostenere la sostenibilità: le aziende possono contribuire a affrontare le sfide globali, come il cambiamento climatico, adottando pratiche sostenibili e investendo in tecnologie verdi. Ciò può aiutare a proteggere l'ambiente, a ridurre i costi a lungo termine e a soddisfare le aspettative dei consumatori e degli stakeholder.
Investire in risorse umane: le aziende che investono nello sviluppo delle competenze e del benessere dei loro dipendenti sono in grado di creare un ambiente di lavoro positivo e produttivo, che può aiutare a far fronte alle sfide e a sfruttare le opportunità di crescita.
Il lavoro tra Great Resignation, Freelancing, Lavoro Agile, Smartworking
Il lavoro agile e lo smart working stanno cambiando il mercato del lavoro in diversi modi. In primo luogo, il lavoro agile, che prevede la possibilità di lavorare da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, sta rendendo possibile a molte persone lavorare da casa o da altre località remote, eliminando la necessità di spostarsi quotidianamente in ufficio. Questo ha anche portato a un aumento del freelancing, ovvero della possibilità di lavorare come liberi professionisti, offrendo servizi a diverse aziende o clienti, dando anche inizio al fenomeno dei digital nomads.
Inoltre, il fenomeno della great resignation, ovvero il fatto che sempre più persone decidono di lasciare il lavoro per inseguire passioni o progetti personali, sta contribuendo a un cambiamento del modo in cui le persone lavorano e a una maggiore flessibilità nel mercato del lavoro. Inoltre, l'incremento del freelancing sta portando a una maggiore diversificazione delle opportunità di lavoro disponibili, con la possibilità per le persone di scegliere il tipo di lavoro che desiderano fare e di lavorare per diverse aziende o clienti.
Se uniamo a questi fenomeni l'avanzare di tecnologie come robotica e intelligenza artificiale appare chiaro che in definitiva, il lavoro agile, lo smart working e il freelancing siano strade per un cambiamento di paradigma sostanziale nel mondo del lavoro, un'evoluzione di cui probabilmente stiamo solo assistendo all'inizio.
Gli effetti della Disruption Economy e la Crisi delle Big Tech
Il 2022 è stato un anno di crisi per il settore delle Big Tech a diversi livelli. In primo luogo, il settore ha visto una performance finanziaria negativa, con un calo delle azioni di molte delle principali aziende tecnologiche. Inoltre, il settore ha dovuto affrontare una serie di sfide a livello reputazionale ed etico, con un crescente malcontento da parte dei consumatori e dei regulatori nei confronti dell'oligopolio tecnologico.
Il malcontento nei confronti delle Big Tech è anche dovuto agli effetti dell'Innovazione di tipo Disruptive, dove l'arricchimento delle piattaforme è spesso basato sullo sfruttamento o su una concorrenza spietata nei confronti di categorie di lavoratori o attività non organizzate.
Un chiaro esempio del fenomeno disruptive nel mondo turistico e non solo è AirBnb, nata dalla necessità di due studenti per pagare l'affitto ha finito col diventare responsabile del fenomeno dell'overtourism e dello svuotamento dei centri storici delle città d'arte, in Italia chi lo soffre di più sono Venezia e Firenze, ma contribuisce all'aumento degli affitti anche di città come Milano, Roma o Bologna.
Infine molti ritengono che queste aziende abbiano troppo potere e che non agiscano in modo responsabile, il personaggio simbolo da questo punto di vista per il 2022 resta sicuramente Elon Musk (di cui ho parlato qui) passato negli ultimi mesi dall'essere l'ispiratore di Iron Man al prototipo perfetto di un supervillain dei fumetti con la sua gestione pessima dell'affaire Twitter.
In questo scenario l'Europa si sta ritagliando grazie al lavoro fatto nel parlamento Europeo il ruolo di punto di riferimento per la legislazione nell'ambito digitale, tuttavia la mancanza di un forte settore europeo digitale (seppur in forte crescita) ci pone per il momento in una condizione di parziale sudditanza nei confronti delle decisioni prese oltre Atlantico, si veda il conflitto sulla privacy tra Stati Uniti ed Europa che ha avuto al centro negli ultimi mesi applicazioni come Google Analytics e non solo.
Una transizione digitale ed ecologica tutta da scrivere
La transizione digitale ed ecologica rappresenta una sfida importante per l'Italia, poiché richiede una ristrutturazione delle attività economiche e un adattamento alle nuove tecnologie e alle esigenze ambientali. Il piano nazionale di ripresa e resilienza rappresenta un'opportunità probabilmente non ripetibile per il nostro paese per provare a restare competitivo nei prossimi decenni su scala globale.
Il piano prevede una serie di misure per favorire la transizione digitale ed ecologica, come l'investimento in infrastrutture digitali, l'accelerazione della transizione energetica, la promozione dell'innovazione e la digitalizzazione delle imprese, e la formazione dei lavoratori.
La mancanza di un ministero dell'Innovazione Digitale e una politica sin'ora poco propensa all'adozione di innovazioni tecnologiche (caso emblematico la proposta di abolire lo SPID) non lascia ben presagire anche se in questo ultimo anno l'agenda governativa dei precedenti governi sul digitale ha portato alla creazione del primo cloud nazionale per la PA e ad altre innovazioni importanti oltre che ad un ruolo sempre più importante di organismi statali come la Cassa Depositi e Prestiti ed Invitalia nel settore Startup.
Uno sguardo al futuro
Intelligenza Artificiale Generativa
Nella scorsa newsletter è stata la protagonista assoluta e non poteva essere altrimenti visto il successo di ChatGPT ma non era la prima volta che parlavamo di Intelligenze Artificiali Generative. Alcune possibili applicazioni dell'intelligenza artificiale generativa che vedremo nel prossimo anno saranno:
Creazione di contenuti: l'intelligenza artificiale generativa può essere utilizzata per creare testi, immagini, video e altri tipi di contenuti in modo autonomo. Interessante sarà l'uso che ne verrà fatto ad esempio per soluzioni di realtà aumentata.
Design: l'intelligenza artificiale generativa può essere utilizzata per progettare prodotti o ambienti in modo autonomo, utilizzando algoritmi di apprendimento automatico per sviluppare nuove idee e soluzioni.
Personalizzazione delle soluzioni: l'intelligenza artificiale generativa può essere utilizzata per personalizzare le soluzioni in base alle esigenze specifiche dei clienti, utilizzando algoritmi di apprendimento automatico per sviluppare soluzioni uniche e su misura.
Generazione di musica e arte: l'intelligenza artificiale generativa può essere utilizzata per generare musica e arte in modo autonomo, utilizzando algoritmi di apprendimento automatico per creare opere nuove e originali.
Ricerca e sviluppo: l'intelligenza artificiale generativa può essere utilizzata per supportare la ricerca e lo sviluppo, utilizzando algoritmi di apprendimento automatico per esplorare nuove idee e perfezionare le soluzioni esistenti. Da questa applicazione ci si aspettano grandi implicazioni nel settore medico e farmacologico.
Blockchain, Web3 e Metaverso: al di là dell'hype
Nonostante l'attuale momento di crisi del settore crypto e del metaverso come tecnologia, i fondamenti relativi a metaverso e web3 rimangono le prospettive di lungo periodo per Internet. Il metaverso rappresenterà una nuova dimensione virtuale che consente agli utenti di interagire in modo immersivo con il mondo digitale, mentre il web3 rappresenterà l'evoluzione del web verso una maggiore decentralizzazione e autonomia, oltre che una condivisione della creazione di valore nel digitale, come questa rivoluzione si compirà dipende dai prossimi anni.
Le aziende dovrebbero quindi focalizzarsi sulla ridefinizione dell'esperienza dei propri clienti attraverso il metaverso e il web3, condividendo con loro parte del valore generato dai brand grazie a dinamiche community based (ho parlato delle community qui). In questo modo, le aziende possono sfruttare il potenziale delle nuove tecnologie per creare esperienze di valore per i loro clienti e fidelizzarli nel lungo periodo, sarà fondamentale per le imprese iniziare a investire in queste tecnologie ora per essere competitive in futuro.
La fine dell'hype per blockchain, metaverso e web3 sta coincidendo con l'inizio di tante startup e progetti volti a svilupparlo in maniera seria e non in maniera speculativa grazie ad una bolla.
Creators Economy
La creators economy si riferisce al settore economico che ruota attorno alla creazione e alla distribuzione di contenuti digitali da parte di individui o gruppi indipendenti. Questo settore è in forte crescita e si prevede che continuerà a espandersi nei prossimi mesi e anni.
Le prospettive per la creators economy sono positive, poiché c'è una domanda sempre crescente di contenuti di alta qualità e originali. Inoltre, le piattaforme di social media e le piattaforme di distribuzione di contenuti digitali stanno cominciando ad investire sui creators offrendo agli utenti nuove opportunità per condividere i loro contenuti, raggiungere un pubblico più ampio ed averne una remunerazione tramite subscription, ripartizione dei proventi pubblicitari o integrazione di nuove tecnologie come gli NFT.
Le dinamiche della creators economy sono influenzate da diversi fattori, come la tipologia dei contenuti, la quantità di traffico e viralità che le piattaforme riescono a generare, e la capacità di monetizzare i contenuti attraverso pubblicità o altri modelli di business. Veniamo da un biennio dominato dal formato del video breve con TikTok, ma ci sono più segnali che il mondo dei social è destinato a cambiare ne parlavamo in questa newsletter.
Le piattaforme che hanno una base di utenti ampia e attiva, e che offrono strumenti e opportunità per monetizzare i contenuti, (Substack ha ad esempio un progetto molto interessante su questo tema) sono quelle che probabilmente ne beneficeranno di più nei prossimi mesi.
Il futuro di Internet: tra censura e accesso di massa
Le tensioni geopolitiche stanno avendo un impatto anche sul mondo online, la libertà di Internet anche quest'anno è in calo, con paesi occidentali e BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) che spesso hanno approcci diversi alla governance della rete e alle politiche sulla privacy e sulla libertà di espressione.
L'avvento di sistemi come 5G o l'Internet satellitare a marchio Starlink di Elon Musk potrebbero rappresentare una nuova opportunità per superare queste tensioni e creare una rete globale più integrata e interconnessa garantendo a tutti un accesso di massa. Tuttavia, allo stesso tempo c'è anche il rischio che i paesi autoritari possano sfruttare queste tecnologie per creare versioni di internet statali dove poter censurare i contenuti online e limitare la libertà di espressione dei loro cittadini su modello del Great Firewall cinese.
Per evitare questi scenari, è importante che ci siano regole chiare e trasparenti per la governance della rete e che vengano rispettati i diritti umani fondamentali, come la libertà di espressione e di accesso all'informazione. Inoltre, è importante che ci siano meccanismi di accountability per garantire che le aziende e i governi agiscano in modo responsabile e trasparente nel mondo online. Le soluzioni possono venire solamente dalla collaborazione tra i governi e sarebbero la conseguenza di una situazione geopolitica più pacifica.
Potere alle startup
Il settore delle startup è stato uno dei principali motori della crescita economica negli ultimi anni e si prevede che continuerà a essere una fonte di crescita anche il prossimo anno. Ci sono diverse ragioni per cui il settore delle startup potrebbe continuare a crescere nel prossimo anno:
Innovazione: le startup sono spesso caratterizzate da un elevato spirito innovativo e da una capacità di sperimentare nuove idee e soluzioni. In un mondo in rapido cambiamento, questo può essere un vantaggio competitivo significativo.
Finanziamenti: il settore delle startup continua a attrarre investimenti da parte di venture capital e altri investitori, che vedono le startup come una fonte di opportunità di crescita e di rendimento.
Domanda: c'è una crescente domanda di prodotti e servizi innovativi e sostenibili, e le startup sono spesso in grado di soddisfare questa domanda con soluzioni innovative e adattive.
Talenti: il settore delle startup attrae molti talenti innovativi e ambiziosi, che possono contribuire a creare un ambiente di lavoro dinamico e motivante.
Inoltre, il prossimo anno potrebbe vedere l'emergere di nuove opportunità per le startup, come la crescita dell'economia digitale e l'adozione di nuove tecnologie Intelligenza Artificiale su tutte, ma non dimentichiamo cosa si potranno fare con i big data, un cloud ben sviluppato e un 5G più diffuso.
Al prossimo numero, nel frattempo scopri cosa puoi fare:
Ci sentiamo presto la newsletter ha cadenza quindicinale, nel frattempo puoi: