Alla scoperta degli Startup Studio
Cosa sono gli Startup Studio? Come è nato il loro fenomeno. Quali sono le maggiori a livello globale e quali aziende sono nate dagli Startup Studio? Quali sono le migliori in Italia?
Cosa sono gli Startup Studio
Uno Startup Studio è un'azienda che, attraverso un processo detto di imprenditoria parallela, crea più startup in parallelo fornendo supporto alle aziende create dall'ideazione fino all'Exit. Uno Startup Studio può anche essere chiamato Venture-Builder o Startup Factory.
Uno Studio è molto diverso da un Incubatore e da un Acceleratore sia per la sua composizione interna, sia per i processi che utilizza per la creazione e sviluppo delle startup che genera ma anche per la quantità di equity che trattiene.
I Venture-Builder sono caratterizzati dalla generazione di idee innovative e dirompenti che trasformano in aziende utilizzano processi standardizzati, risorse comuni, network condiviso fra tutte le Startup create dallo Studio. Diverse Startup generate all'interno di un Venture Builder hanno riscontrato grande successo tanto da essere conosciute ai più.
Forniscono l'ambiente perfetto per far prosperare le startup perché hanno accesso a risorse, competenze e talento. Inoltre di solito si verticalizzano su un settore o un business model.
Storia dei Startup Studio
Gli inizi
Il modello dello Startup Studio nasce nel 1996 con la fondazione di Idealab che ad oggi ha fondato più di 150 aziende. Il suo fondatore, Bill Gross (1958, Stati Uniti), ha ideato un nuovo modello di fare impresa che prevede la creazione di più aziende in contemporanea; questo modo di creare imprese oggi viene definito "imprenditoria parallela".
I Venture Builder nascono dall'osservazione delle motivazioni per cui le startup falliscono: avere una buona idea non è sufficiente per avere successo. Molti altri fattori sono fondamentali, ad esempio: avere team affiatato, essere in grado di attrarre investitori e avere processi definiti e consolidati
La nascita di Idealab ha dato impulso a questo nuovo movimento: a Londra nel 1998 è nata Blenheim Chalcot la quale a sua volta riprendeva il modello del Venture Builder nato negli USA.
Lo sviluppo internazionale
Solo negli anni 2000 si i Venture Builder si sono diffusi nel mondo: in questi anni sono nati realtà come Betaworks e Rocket Internet, fondate entrambe nel 2007.
Rocket Internet fu una delle prime realtà degli anni 2000 ad importare il modello degli Studios in Europa dopo Blenheim Chalcot. La caratteristica che ha maggiormente definito questo Venture-Builder è stato lo sdoganamento della pratica del copycat, con il quale ha creato Zalando, azienda tuttora in attività.
Il copycat è la tecnica con la quale si crea un clone di una startup concorrente puntando ad ostacolarne la crescita per soppiantarla o obbligarla ad una acquisizione.
Betaworks fondata sempre nel 2007 a New York utilizza un approccio completamente diverso da quello di Rocket Internet: al contrario di quest'ultima Betaworks punta a generare e sviluppare idee uniche e originali. A Betaworks si deve infatti la creazione di startup come: Bitly, Giphy, Tumblr e Chartbeat.
Al contrario degli anni passati, dal 2010 in poi si è di fronte a una crescita esponenziale del numero di Startup Studio attivi in tutto il mondo. Il modello imprenditoriale, mostrando la sua efficacia, stava iniziando a convincere sempre più imprenditori e investitori, tanto che il 2011 è considerabile l'anno di consacrazione di questo business model.
In quegli anni si vede quindi la nascita di Venture-Builder come eFounders, Atomic e Science Inc.
Dopo il 2011 c'è stata una vera e propria diffusione a macchio d'olio del modello degli Studios, sempre più imprenditori in ambito startup hanno abbracciato questo modello dando vita a numerosi Startup Studio.
Per dare un'idea della crescita di questo trends possiamo confrontare il 2014 con i giorni nostri: nel 2014 gli Studios in tutto il mondo erano all'incirca 200, ora il loro numero ha superato 500.
Gli Startup Studio in Italia
Gli Startup Studio in Italia sono nonostante tutto questo una cosa abbastanza recente a causa del ritardo endemico del nostro paese in questo settore dell'innovazione. La maggior parte degli Startup Studio Italiani è nata negli ultimi 5 anni.
Alcuni degli Startup Studio nati negli ultimi anni in Italia sono:
Djungle Studio è uno Startup Studio di Torino che ha già realizzato ben 4 Startup: Mammt, Alfreedo, Eaas, Faber Est.
Startup Gym è lo Startup Studio fondato a Milano da Enrico Pandian già fondatore di alcune realtà di successo nel settore Food come FrescoFrigo e Everli.
Offdigit è uno Startup Studio impegnato nella creazione di soluzioni digitali in vari settori, ed è fondata da tecnici e designer.
Mamazen: startup studio torinese che come obiettivo si è prefissato quello di creare uno o due startup ogni anno. Si focalizza sulle aziende digitali con impatto sociale positivo. E’ guidato da Farhad Alessandro Mohammadi, ex manager di Bakeca e mentore in BHeroes.
Startup Bakery: startup studio milanese che mira a ottenere due vantaggi per i loro clienti: abbattere il grado di rischio di fallimento delle startup ed aumentare la qualità delle startup prodotte. Questi vantaggi permettono agli investitori di approcciare il mondo startup con una strategia differente rispetto alla classica diversificazione, mentre alle imprese di diventare partner industriali, coltivando assieme allo startup studio un vivaio di imprese che, oltre ad acquisire a condizioni più favorevoli, sono sin da subito integrabili nei propri processi tecnici e di business
First Bite: Il primo Startup Studio dedicato esclusivamente al panorama Foodtech nasce nel 2021 con la volontà di creare un polo di innovazione sul mondo del Food.
Broxlab: azienda lucana con sede a Potenza, è non solo un incubatore di startup e acceleratore di aziende per le quali si occupano di media, comunicazione, formazione e finanza agevolata, ma anche un ecosistema di imprese. Offre sia programmi di accelerazione per startup emergenti sia per Pmi innovative, creando un network innovativo.
Nana bianca: startup studio fiorentino, i cui fondatori, Alessandro Sordi, Paolo Barberis e Jacopo Marello, sono gli stessi che diedero vita a Dada, la famosissima internet company nata nel 1995 poi fusa con Register. La loro filosofia oggi è di accompagnare le startup soprattutto rafforzando e guidando i loro team, in quanto, secondo loro, più importante del capitale economico è quello umano.
Cantieri Digital MedTech: venture builder italo-tedesco ha da poco chiuso un round da 600 mila euro in attesa del prossimo che dovrà avvenire proprio questa estate, e con i quali sarà costruito il primo ospedale decentralizzato, ovvero una piattaforma in cui tutti i pazienti potranno accedere a diagnostica e trattamenti medici di alta qualità direttamente dalla propria abitazione, senza la necessità di doversi recare fisicamente in una struttura ospedaliera.
Wda (Web digital advisor): startup studio romana offre anche consulenza a startup e Pmi innovative come per esempio Elaisian. Più che Venture builder si definisce Ceo as a Service, con il co-fondatore Roberto Macina, fondatore nel 2011 di Qurami e UFirst; quest’ultima sarà la piattaforma che regolerà l’accesso dei visitatori del Padiglione Italia a Expo Dubai.
FoolFarm: nata a luglio 2020, già a settembre e dicembre avevano ricevuto l’adesione di 30 nuovi soci raccogliendo un capitale complessivo di 2,1 milioni di euro e registrando due brevetti. Si propone come un innovation hub, sviluppando startup sia partendo da progetti interni, applicando il modello dello startup studio, sia in modalità as-a-service per conto di aziende che sono alla ricerca di specifiche innovazioni. Si concentra esclusivamente su soluzioni basate sull’intelligenza artificiale.
Kitzanos: startup studio cagliaritana, il cui nome in sardo si riferirebbe a coloro che si svegliano presto, ha due anime: da un lato offre consulenza di direzione finalizzata alla trasformazione digitale e all’upgrade tecnologico; dall’altra la creazione in parallelo, per sé e per altri, di nuove iniziative imprenditoriali attraverso la progettazione e lo sviluppo di un proprio modello di startup studio. Si differenzia dagli altri perché cerca di creare attraverso le startup un impatto positivo sulle comunità e sui territori, un impatto che non sia solo economico ma anche sociale ed ambientale; lavora con partner come Eit Digital, le Università di Cagliari, Roma, Pisa, Milano e Torino.
Punti di forza uno studio di startup
Avviare un'impresa non è facile. Un Startup Studio consente di andare a creare una infrastruttura ingegnerizzata per gestire al meglio tutte le attività di avvio, growth e scaling di una nuova azienda, permettendo di destrutturare le attività e ordinarle all'interno di un processo di crescita garantita.
I principali vantaggi di uno Startup Studio sono:
Un team di lavoro completo a livello di skills.
Un'attività ingegnerizzata per creare nuovi brand e prodotti
Può lavorare sia su progetti interni che per altre aziende o realtà
Ha esperienza, contatti rodati ed un approccio professionale
Fornisce maggiori garanzie per Venture Capital ed Investitori
Vi incuriosisce questo mondo? Vi consiglio il libro scritto da Attila Szigeti di Mamazen sul mondo delle Startup Studio e dei loro processi: “Startup Studio Playbook” (Intraprendere Edizioni, marzo 2021), l’unico al mondo che accompagna la teoria del modello degli Startup Studio a con pratiche collaudate e storie di venture builder di successo tra cui Mamazen, che ne ha curato la versione italiana.
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