Al confine tra uomo e tecnologia
Le innovazioni digitali degli ultimi anni stanno erodendo il limite tra umanità e tecnologia, il confine è su 3 fronti: biologico, spaziale ed intellettivo ma è sempre più sfumato.
Cover Story: i 3 Confini tra umano e tech
Nel panorama tecnologico delle ultime settimane, tre innovazioni spiccano per il loro potenziale di ridefinire il rapporto tra umanità e tecnologia: l’annuncio di Neuralink, il visore Apple Vision per la realtà aumentata, e gli ultimi sviluppi della Generative AI da parte di OpenAI volti a creare un AGI o qualcosa che ci va molto vicino.
Il confine biologico
Neuralink: Il collegamento Cervello-Tecnologia
Neuralink: La Frontiera del Collegamento Cervello-Tecnologia Neuralink, la startup co-fondata da Elon Musk, ha recentemente ottenuto l'approvazione della FDA per iniziare i trial clinici sull'uomo, segnando un passo significativo verso il suo obiettivo di creare un'interfaccia cervello-computer. Questa tecnologia mira a trattare condizioni mediche come la paralisi e malattie neurodegenerative, ma solleva anche questioni etiche sulla privacy mentale e l'integrità cognitiva.
Questo è il confine su cui al momento siamo più lontani dall’essere minacciati dalla tecnologia, al momento infatti la connessione tra cervello è computer è solamente agli inizi ma questa tecnologia seppur confinata ad ambiti medici estremamente gravi, sarà un apripista per possibili integrazioni future: le logiche che regolano le reti neuronali e il nostro cervello non sono così dissimili e la ricerca fa passi da gigante.
Il confine spaziale
Apple Vision: Realtà Aumentata ed il suo Impatto Sociale
Apple Vision promette di portare la realtà aumentata (AR) a un nuovo livello, con potenziali applicazioni che vanno dall'intrattenimento all'istruzione e oltre.
Vi sono state le solite file fuori dai negozi Apple per accaparrarsi il nuovo visore. Certo, a vedere la pubblicità del nuovo visore di Apple sembra che la tecnologia sia qui solo per migliorarci la vita.
Tuttavia, esperienze passate con tecnologie simili, come i Google Glass, hanno sollevato dubbi sulla privacy, l'accettazione sociale e gli effetti sulla socialità e sull'interazione umana. La sfida per Apple sarà quella di bilanciare innovazione e integrazione sociale senza ripetere gli errori del passato.
A questo aggiungiamoci pure che l’utente “fanboy” Apple è un utente molto convinto dell’ecosistema di Cupertino al punto che ha scelto di acquistare un visore che costa praticamente il doppio del buon Meta Quest disponibile da oltre un anno.
Qui vediamo già alcuni effetti sulle persone del cosiddetto Spatial Computing:
Molto meno invasivi sono i Rayban di Meta che hanno ricevuto un corposo update a base di AI, sarà interessante monitorare la loro evoluzione
In questo caso il confine spaziale coincide anche con l’impatto che queste tecnologie possono avere sulla socialità tra persone, finiremmo come gli umani di Wall-E?
Lecito chiederselo direi. Per ora molti Apple Vision Pro stanno tornando nei negozi di Cupertino come reso a causa della cinetosi, il disturbo comunemente conosciuto con il nome di mal d'auto, una cosa che può accadere con utilizzi prolungati dei visori.
Il pavimento per la realtà virtuale di Disney
Per navigare la realtà aumentata o virtuale un assist inaspettato potrebbe arrivare da Disney che ha brevettato un pavimento mobile che ci consente di esplorare interi mondi rimanendo sempre all’interno di pochi metri quadrati, qui la video dimostrazione di come funziona:
Questa tecnologia potrebbe aiutare a limitare la realtà virtuale ad uno spazio ben definito, ma la realtà aumentata forse non rischierà di diminuire la componente sociale umana?
Il confine intellettivo e creativo
Questo è il fronte su cui siamo al contempo più scoperti e vulnerabili ma è anche quello su cui abbiamo meno tempo per correre a delle contromisure perché la tecnologia sta già avanzando oltre. Stiamo largamente sottovalutando il potenziale di questi modelli di linguaggio e le loro future (ma non troppo) potenzialità.
Le sfide di Open AI per una AI sempre più reale
Tanto per capirsi meglio ecco quali sono i prossimi obiettivi di OpenAI:
l'Interazione con Dispositivi, ovvero la possibilità per ChatGPT di controllare il PC o lo Smartphone dell’utente per performare azioni, creare quindi LAM, Large Actions Models, una sorta di Zapier integrato (fossi in Altman comprerei direttamente Zapier).
la piena multimodalità: audio (musica, voci, suoni, modelli 3D), video, testo, immagini tutto in ChatGPT, l’ultimo progetto di ChatGPT è la prova di questo indirizzo di OpenAI.
l’autonomia hardware a livello di chip, Sam Altman ha detto di voler raccogliere una cifra monstre per creare una filiera americana di produzione di microchip destinati all’AI
il progetto Q* e l’apprendimento automatizzato dei modelli, indiscrezione che era uscita al tempo del licenziamento di Altman parrebbe che Open AI
una finestra di contesto molto ampia almeno pari a quella dell’ultima versione di Gemini 1.5
piena memoria dell’AI, consentire all’AI di ricordare tutte le informazioni su di noi e potervi accedere per creare contenuti sempre più personalizzati e contestualizzati
Mixture of Experts nella prossima versione di GPT: Integrare la tecnologia già realizzata da Mistral prima e Gemini poi della Mixture of Experts nella prossima versione GPT (4.5 o 5) potrebbe dare a questo modello delle performance ancora più impressionanti di quelle attuali.
e infine l’AGI: Non arriveremo all’AGI in un battibaleno ma probabilmente tutte le capacità di cui sopra produrranno delle AGI di settore ovvero in alcuni ambiti l’AI sarà migliore rispetto alle capacità umane. Tuttavia l’obiettivo finale di Altman e soci è quello anche perché probabilmente ruotano troppi interessi intorno ad una AI di quel tipo e gli investimenti la supporteranno in tutti i modi
Insomma la tecnologia ci insidia da più punti di vista e noi stiamo ancora cercando di metabolizzare le innovazioni degli ultimi vent’anni con scarso successo (internet, social network e mobile), se vogliamo utilizzare al meglio l’innovazione non ci resta che utilizzarla con profonda consapevolezza e conoscenza.
I Tool AI più interessanti di questa settimana
Dalle varie piattaforme di scoperta di nuovi strumenti AI, ecco alcuni tool che hanno attirato la mia attenzione questa settimana, il primo in particolar modo:
Groq - Il chatbot più veloce basato su più LLM come Mistral e LLaMA
Success.ai - Portate al massimo le vostre cold mail con l’AI: Immergetevi in una miniera d'oro di oltre 700 milioni di lead B2B, con account di invio e-mail illimitati e warmup illimitati.
doctranslate.io - Traducete e realizzate i vostri documenti in modo perfetto con l’AI, per avere traduzioni più rapide, più accurate e risparmiando fatica.
Reiki - Reiki è il luogo in cui la creator economy incontra l'AI e la blockchain. Trasforma la tua creatività in profitti con gli strumenti di creazione AI di Reiki, la blockchain, il mercato degli agenti AI e una fiorente comunità di oltre 88.000 membri.
Locofy.ai - Locofoy AI aiuta i builders a lanciare 10 volte più velocemente i loro progetti convertendo il design in codice pronto per siti web e mobile.
Venturefy - Sfrutta l'intelligenza artificiale per avere accesso ad un wiki pubblico di aziende e relazioni B2B verificate.
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Prompt della Settimana
Avete presente l’effetto nel finale di Schindler List dell’unico dettaglio colorato in una pellicola in bianco e nero, beh se vi piace qui un prompt per replicarlo, l’effetto è d’impatto:
Black and white image of a [subject with element color1], in the style of romantic fantasy, bright and vivid colors, loose and fluid, light silver and [color1], contest winner, dignified poses
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